Il Centro di Ascolto (CdA) è un luogo di contatto quotidiano con tanti italiani e stranieri, che vivono situazioni di bisogno spesso molto diverse fra di loro.
Essa è un "punto di riferimento sul territorio" che svolge principalmente le seguenti funzioni:
- Accoglienza incondizionata verso la persona nella sua totale definizione senza distinzione di razza, di sesso, di religione. L’ accoglienza come valore profondo delle radici evangeliche.
- Ascolto fatto da operatori volontari - che, a nome della comunità, si adoperano ad ascoltare e "leggere" con scrupolosità i racconti di sofferenza. Un servizio che nasce da un mandato della comunità cristiana e pertanto non necessariamente professionale.
- Prima risposta ad essi si può accedere a diversi servizi offerti dalla stessa Caritas Diocesana (accoglienze, mensa, docce, ecc.) e da molte Caritas parrocchiali (vestiario, generi alimentari, generi di prima necessità per la prima infanzia, ecc.).
- Orientamento verso la complessità della società attuale cui si riflette spesso nelle storie di disagio sociale: volti segnati dalla sofferenza spesso dovuti da un insieme di problemi complessi. Questi ultimi vengono analizzati con cura, affinché siano orientati a partire dalle risorse presenti sul territorio (Centri di accoglienza, patronati, servizi sociali) alla risoluzione dei loro problemi.
- Promozione di reti solidali è una risorsa fondamentale della comunità che si prodiga nei percorsi di soluzione al disagio. Le reti di solidarietà diventano luogo di promozione, sul territorio, per accompagnare le persone alla ricerca di risposte.
- Lettura. I Centri di Ascolto, tradizionalmente, vengono definiti "antenne della povertà" sul territorio. In collaborazione con l' Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, gli incontri quotidiani si trasformano in veri e propri percorsi di osservazione del disagio sociale.