Che cos’è il Prestito della speranza: è un’iniziativa della Conferenza Episcopale Italiana e dell’Associazione Bancaria Italiana per l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato, concessi dalle banche aderenti e garantiti da un Fondo straordinario specificatamente costituito.
l’accordo CEI-ABI, siglato il 23 dicembre 2010, in coerenza con la normativa in materia (art.111 dlgs 141/2010) ammette due forme di finanziamento: − microcredito sociale di importo non superiore a 6mila euro per le famiglie in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale. Il prestito potrà essere rinnovato per una sola volta e per non più di altri 6mila euro, se sussistono i requisiti e previa valutazione della banca. − microcredito di impresa di importo non superiore a 25mila euro a persone fisiche o società cooperative, per l’avvio o l’esercizio di attività di lavoro autonomo o di micro impresa.
I DESTINATARI Per il microcredito sociale sono le famiglie giuridicamente costituite o il genitore affidatario dei figli, in temporanea difficoltà economica.
E’ in effetti uno degli ammortizzatori sociali più efficiente. E’ un segno di speranza e di impegno per superare la crisi economica.
L’obiettivo è assicurare un’integrazione al reddito in un momento di difficoltà e, nello stesso tempo, educare all’uso responsabile del denaro, al dovere della restituzione una volta raggiunto l’obiettivo del reinserimento lavorativo.
IL FONDO DI GARANZIA E’ costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana con il contributo di offerte liberali provenienti da istituzioni e privati. La consistenza di 30milioni di euro permette di erogare finanziamenti per 120milioni di euro.
COME FUNZIONA La famiglia viene indirizzata alla Caritas o all’ufficio diocesano che accerta il possesso dei requisiti e valuta se inoltrare la richiesta ad una delle banche aderenti all’accordo CEI-ABI. Presso la sede della Caritas o l’ufficio diocesano di appartenenza, gli incaricati del servizio forniranno l’assistenza nella compilazione e nella presentazione della domanda. Gli elenchi aggiornati delle Caritas e delle banche aderenti sono disponibili sui siti internet: www.prestitodella speranza.it; www.abi.it; www.caritasitaliana.it.
PRINCIPALI DOCUMENTI DA PRESENTARE E’ necessario dimostrare di possedere i requisiti richiesti, presentando i seguenti documenti: − certificato di matrimonio; − per i separati, documentazione attestante lo stato di separazione con l’affidamento dei figli; − certificato di stato di famiglia; − compilazione del bilancio familiare in alternativa all’autocertificazione ISEE.
IL PROGETTO DI REINSERIMENTO LAVORATIVO Il prestito è finalizzato al reinserimento lavorativo oppure all’avvio di un’attività autonoma. Può essere richiesto un finanziamento per un’attività di formazione, di riqualificazione professionale, sulla base delle attitudini e delle esperienze lavorative. In base alle competenze del richiedente ed alle possibilità offerte dal mercato, può essere costruito un percorso di reinserimento lavorativo o di sviluppo di un’attività autonoma.
TEMPI DI EROGAZIONE L’Ufficio diocesano verifica la presenza dei requisiti soggettivi e la sostenibilità della richiesta. Entro 15 giorni lavorativi inoltra la pratica ad un Istituto di credito convenzionato. La Banca, entro 15 gg., valuta il merito del credito e, se approvato, entro altri 15 gg. lavorativi, eroga il finanziamento.
I COSTI DEL PRESTITO Per i finanziamenti alla famiglia (microcredito sociale) il tasso annuo effettivo globale (TAEG) applicato non potrà essere superiore al 4%. Per i finanziamenti alle imprese, il TAEG applicato non potrà essere superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM) della categoria corrispondente di operazioni, pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ai sensi della legge 108/1996, decurtato del 30%. IL TAEG Il Tasso annuo effettivo globale è il tasso che esprime il costo effettivo del prestito. Comprende tutti gli oneri da sostenere per utilizzare il credito e include: − il rimborso del capitale ed il pagamento degli interessi; − le spese di istruttoria e apertura della pratica di finanziamento; − le spese di riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate, se stabilite dalla banca; − le spese per le assicurazioni, imposte dalla banca, intese a garantirle il rimborso totale o parziale del credito; − le spese per l’eventuale tenuta di un conto corrente; − ogni altra spesa contemplata dal contratto.
RESTITUZIONE Il finanziamento viene restituito alla Banca sulla base di un piano di ammortamento della durata massima di 5 anni che decorrono trascorsi 12 mesi dalla concessione.
TUTORAGGIO E’ il servizio di assistenza gratuito della Caritas che accompagna il richiedente durante l’intero svolgersi del Progetto, allo scopo di favorire la ripresa dell’economia domestica e di una maggiore inclusione sociale e finanziaria. A Taranto il servizio è assicurato, presso il Centro della Caritas Diocesana in vico 1° Seminario, 17, in città vecchia, il mercoledì dalle ore 9,30 – 11,30. La commissione adibita al tutoraggio ed all’esame delle richieste è composta da: sig. Gianfranco D’Alfonso, Avv. Giovanni Turi, dott. Cosimo Vaccarelli, sig.ra Dina Tebaldi. Il referente diocesano della CEI è don Nino Borsci, direttore Caritas Diocesano.