Che le migrazioni siano un fenomeno di sempre maggiore rilevanza non solo numerica e di sempre maggiore attualità sul piano politico, culturale e sociale, è un fatto evidente a tutti, se non altro per il crescente spazio che sta occupando, soprattutto in questi ultimi tempi, nei mass media. Interessa infatti più o meno tutti gli ambiti della vita quotidiana, come il lavoro, la casa, la scuola, l’economia, il sindacato, la salute, l’associazionismo, il pluralismo etnico con quanto ne consegue.
I migranti provenienti da ogni continente continuano a giungere tra noi, sospinti da molteplici cause, spesso profughi o in fuga dalla fame e dall’indigenza, per vie non di rado avventurose e drammatiche: anch’essi sono destinatari di attenzione fraterna.
Noi oggi stiamo vivendo una fase di livello multietnico, dove ci sono tante culture.
Ma non c’è ancora dialogo o comunque siamo agli inizi.
Forse c’è ancora paura per fare intercultura, per inserirsi nei vari campi della vita in comune. E’ attraverso la conoscenza diretta delle persone di etnie e razze diverse si passa alla intercultura. Dall’Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione di Taranto i dati relativi alla presenza di stranieri nella provincia di Taranto risulta che gli immigrati sono circa 3.000: la maggior parte provengono dall’Albania, seguiti dal Marocco, Cina, Romania, Ucraina, Polonia, Sri Lanka.
Più della metà sono donne.I permessi di soggiorno più richiesti sono per il lavoro nelle famiglie, seguito dal lavoro subordinato e da quello autonomo.
E’ urgente come comunità parrocchiali essere fermento anche per la nostra società civile,pronti a contrastare l’insorgere di giudizi sommari,di sospetti e pregiudizi,di battute irresponsabili,di rifiuto e di intolleranza, facendo appello ad elementari principi del vivere civile,oltre che alla coerenza cristiana.
Opere e gesti di autentica accoglienza
Bisogna poi passare dai sentimenti profondi alle opere concrete. Opere di prima accoglienza: mense, dormitori, centro di ascolto e quanto altro la creatività che nasce dall’amore sa inventare, con attenzione a non cadere nell’assistenzialismo ma pure a non disattendere il richiamo: ”I poveri li avrete sempre con voi”.
Le persone di altra nazionalità che si trovano nella nostra città hanno bisogno oltre che di accoglienza anche di essere riconosciuti persone con dignità e diritti.
Con queste premesse lo Sportello per l’immigrazione della Caritas Diocesana si mette al servizio delle persone di altra nazionalità.
Con i suoi volontari, accoglie queste persone il mercoledì ed il venerdi dalle ore 10 alle ore 12, presso gli uffici della Caritas, in Vico Seminario, nella città Vecchia.
I servizi che offriamo sono :
– Centro d’ascolto
– Accoglienza fraterna
– Segretariato Sociale
– Supporto e orientamento per pratiche varie anche per ottenere permessi di soggiorno
– Orientamento lavoro
– Ricerca di alloggio
– Promozione e interculturalità.
– Consulenza giuridica
Gli immigrati che lo richiedono usufruiscono dei pasti presso le mense. Alcune di queste vengono aiutate dalla Caritas con la presenza di alcuni volontari.
Gli immigrati possono usufruire anche del Centro di accoglienza per i senza tetto, che gestisce la Caritas Diocesana, infatti molti di essi sono stranieri..
La Caritas Diocesana ha anche il compito di gestire un Centro di Accoglienza per i Rifugiati politici immigrati e per motivi umanitari, e molte persone profughe vi trovano rifugio.
Un lavoro importante dello Sportello Immigrazione è la collaborazione con le istituzioni pubbliche soprattutto con Prefettura, Questura, Comune, Provincia, Scuole, Asl.